Basta un clic sul banner sbagliato e ti ritrovi abbonamenti da 5€ a settimana: come disattivare servizi a pagamento non richiesti di TIM e chiedere il rimborso?
I VAS, (value added service) o in italiano servizi a valore aggiunto, sono quei servizi aggiuntivi che forniscono informazioni o contenuti veri e propri come oroscopi o chat 18+: con un clic di troppo o senza che tu faccia proprio nulla un bel giorno ti arriva un SMS di attivazione. E ti scalano il credito dal cellulare. Vediamo oggi come risolvere questo problema e avere anche un rimborso per servizi non richiesti TIM.
Disattivare servizi a pagamento non richiesti TIM: modalità
Se ti è appena arrivato un SMS di notifica di attivazione di un VAS e vuoi subito liberartene, TIM ti dà la possibilità di farlo in diverse modalità:
- Chiamare il numero verde 800 44 22 99 (messo a disposizione dall’Agcom) e richiedere la disattivazione del servizio: il numero è attivo tutti i giorni 24 ore su 24
- Inviare un SMS al 119 con scritto “disattivazione servizi VAS”
- Chiamare il 119 e riferire la volontà di disdire l’abbonamento ad un operatore
- Entrare sull’area privata MyTim sia dal sito ufficiale sia dall’AppMobile, cliccare sulla voce Servizi, poi su Servizi a contenuto e verificare quali servizi sono attivi sulla tua linea. Da lì puoi direttamente disattivarli con un clic quelli che non desideri avere
- Dall’SMS di welcome che ti ha informato dell’attivazione: lì dovrebbe essere illustrata una modalità di disdetta, come per esempio “scrivere STOP/NO al numero x”.
Come bloccare i servizi non richiesti TIM in modo definitivo
Adesso che ne hai disattivato uno, però, il problema non è risolto: potrebbe succedere ancora e ancora, e vedresti di nuovo il tuo credito diminuire senza un apparente motivo. È il caso quindi di bloccare i servizi non richiesti TIM una volta per tutte, cosicché anche quel clic di troppo non ti costerà una ricarica intera! Come fare? Anche qui puoi scegliere tra diverse modalità:
- Chiamare il 119 e richiedere ad un operatore l’attivazione del blocco servizi non richiesti.
- Inviare un SMS al 119 con scritto “blocco servizi VAS” oppure “barring SMS TIM”
- Dall’App MyTIM: dopo aver eseguito l’accesso clicca sulla voce Linea, poi su Gestisci e infine sul pulsante di attivazione della voce Blocco servizi a pagamento.
Come vedi è molto semplice: in 5 minuti al massimo hai bloccato la possibilità di nuovi abbonamenti sul tuo cellulare che si attivano senza il tuo consenso.
Rimborso servizi non richiesti TIM: come richiederlo
Ti dirò di più: puoi recuperare il credito che ti è stato scalato e ottenere quindi un rimborso per servizi non richiesti TIM. Come? Scegliendo una tra queste procedure:
- Inviare un SMS al 119 con scritto “rimborso servizi VAS”
- Inviare una mail all’indirizzo 119@telecomitalia.it
- Chiamare il 119 e parlare con un operatore TIM, richiedendogli il rimborso dell’abbonamento indesiderato.
- Dal sito del servizio a pagamento in questione
Ricorda che con TIM hai a disposizione 12 giorni per esercitare il tuo diritto al ripensamento e quindi richiedere il rimborso, e che ti saranno riaccreditati i soldi entro 30 giorni.
Come riconoscere i VAS in bolletta o sul sito TIM
Avrai notato che questi servizi non richiesti possono nascondersi dietro numerosi nomi diversi. Ecco quindi una piccola lista per poterli riconoscere sulle bollette o nell’Area Cliente del sito TIM:
- VAS, Value Added Service, o anche servizio a valore aggiunto
- Servizi premium
- Servizi a contenuto
Se trovi una di queste diciture in bolletta, quasi sicuramente hai attivato, senza volerlo, uno di questi servizi-truffa: corri a disattivarlo!
Conclusione
Dal maggio del 2021, una delibera dell’Agcom ha fatto sì che tutti gli operatori, TIM incluso, disattivassero i VAS in automatico, quindi “di default” non dovrebbero potersi attivare abbonamenti di questo tipo. Non dovresti perciò avere di questi problemi ormai, ma se sei qui evidentemente sì… Ma adesso sai come disattivare i servizi a pagamento non richiesti con TIM e ottenere anche il rimborso del credito scalato senza il tuo consenso. Quindi, fallo al più presto e non avrai più brutte sorprese in bolletta!
Se hai lo stesso problema, ma con un operatore differente, puoi trovare tutte le informzioni del caso in questi nostri articoli:
Detto ciò, nel caso tu abbia avuto per addebiti non dovuti da parte di Tim, o altro operatore, non esitare a richiedere la nostra assistenza gratuita online. Un nostro collaboratore ti richiamerà per darti una mano a risolvere il tuo disservizio.
Problemi con Tim?
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Come fare un trasloco di linea Tim?
Quando si vuole procedere col trasloco della linea Tim, l’obiettivo principale è di mantenere il proprio numero di telefono anche se si cambia abitazione. È possibile riuscire in questo intento seguendo le due metodologie che Tim mette a disposizione dei propri clienti:
- Chiamare il servizio clienti: digita il numero 187 e parla direttamente con un operatore che ti guiderà nella procedura.
- Inviare la richiesta via web: accedi nella tua Area Clienti e dopo esserti autenticato segui questi passaggi in ordine:
- Entra in “La mia linea”
- Clicca su “Trasloca” e compila il modulo
- Dopo averlo inviato, riceverai una mail di conferma di presa in carico della tua richiesta di trasloco
- Puoi, inoltre, monitorare lo stato della richiesta andando sulla voce “Stato Richieste” sempre dopo esserti autenticato
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Come passare a Tim da altro operatore?
Se scegli di passare a Tim in modo autonomo, la prima cosa da fare è quella di andare sul sito della Tim.
Una volta “atterrato” sul sito, troverai sulla tua destra una “finestra”, all’interno della quale, così come si vede anche dall’immagine che segue, troverai uno spazio da cliccare con su scritto: “passa a Tim e scegli la tua offerta”
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Come fare il recesso del contratto Tim?
Una volta che hai individuato il tuo caso specifico potrai procedere con l’invio della richiesta. TIM mette a disposizione dei suoi clienti diverse modalità:
- Raccomandata A/R, all’indirizzo indicato per il tuo caso:
- per clienti privati di linea mobile: TIM – Servizio Clienti – Casella Postale n. 555 – 00054 Fiumicino (Roma)
- mentre per clienti privati di linea fissa: Casella Postale n. 111 – 00054 Fiumicino (Roma)
- e per i clienti business: Telecom Italia Servizio Clienti Business – Casella Postale n. 456 – 00054 Fiumicino (Roma)
- PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo indicato per il tuo caso:
- per clienti privati di linea fissa o mobile: disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it
- per i clienti business: telecomitalia@pec.telecomitalia.it
- Sul sito ufficiale di TIM, facendo l’accesso all’Area Clienti (MyTIM)
- Chiamare il Servizio Clienti ai seguenti numeri:
- per clienti privati di linea fissa: 187 (attivo tutti i giorni dalle 7 alle 22.30)
- per clienti privati di linea mobile: 119 (attivo tutti i giorni 24/24)
- per i clienti business: 191 (attivo tutti i giorni 24/24)
- Fax, al numero gratuito 800 000 187. Il servizio è riservato solo ad alcune offerte, perciò verifica se la tua rientra chiamando il Servizio Clienti.
- Presso un punto vendita abilitato
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Come fare un reclamo Tim?
Per non sbagliare e andare sul sicuro, quindi, questa è l’opzione migliore. Per fare un reclamo alla Tim in forma scritta puoi utilizzare:
- PEC, all’unico indirizzo TIM telecomitalia@pec.telecomitaila.it (una PEC può essere inviata solo da un altro indirizzo PEC)
- Fax, al numero corrispondente del tuo caso specifico:
- per clienti privati di linea mobile: 800 600 119
- per clienti privati di linea fissa: 800 000 187
- per i clienti business: 800 000 191
- Raccomandata A/R diretta all’Ufficio reclami TIM presso uno dei seguenti indirizzi, in base al tuo caso:
- per i clienti privati di linea mobile: Tim Servizio Clienti – Casella postale 555 – 00054 Fiumicino (RM)
- per i clienti privati di linea fissa: Telecom Italia S.p.A – Servizio Assistenza Clienti – Casella postale 111 – 00054 Fiumicino (RM)
- per tutti i clienti business: Telecom Italia S.p.A – Servizio Clienti Business – Casella postale 456 – 00054 Fiumicino (RM)
- Mail, all’indirizzo caringservizioclienti@telecomitalia.it. Al contrario dei precedenti non ha valenza legale, ma resta comunque un’ottima alternativa.
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