Tutto quello che c’è da sapere per effettuare una disdetta del contratto telefonico, dalle procedure ai costi conoscendo i propri diritti.
A volte due parole ci sembrano di uguale significato e le trattiamo come sinonimi. Questo può accadere, riflettendosi negativamente sulle nostre azioni, nel caso di “recesso” e “disdetta”. Proprio per questo, prima di illustrarvi le corrette procedure per una disdetta, è importante distinguere il significato di queste due parole.
Disdetta del contratto telefonico: differenze con il recesso
Con il termine disdetta s’intende: una dichiarazione di volontà contraria al rinnovo di un contratto in scadenza. I contratti sottoscritti per fruire di un servizio voce e/o di un servizio ADSL, come indicato dalla AgCom, devono sempre indicare la durata, ma possono contenere una clausola di rinnovo tacito.
Con il termine recesso intendiamo invece l’interruzione immediata di un contratto e in anticipo alla sua naturale scadenza. Vi sono diverse tipologie di recesso ed ognuna comporta delle conseguenze, maggiori informazioni in questo articolo: Recesso contratto telefonico: come farlo.
Disdetta telefono: le giuste mosse
Quando si tratta di contratti telefonici è sempre fondamentale fare riferimento ai due documenti che forniscono tutte le indicazioni utili per inoltrare richieste di chiarimenti, contestazioni, reclami o una disdetta utenza telefonica:
- copia del contratto telefonico sottoscritto per l’utenza in oggetto
- la carta dei servizi dell’operatore telefonico che eroga il servizio.
L’altra premessa che dobbiamo fare è che, in caso di disdetta, non è una buona idea affidarsi ai call center degli operatori telefonici. Questo tipo di comunicazione, infatti, prevede obbligatoriamente, una comunicazione in forma scritta.
Disdetta operatore telefonico: la forma scritta
Quindi, dopo aver letto con attenzione i termini del contratto stipulato con l’azienda che eroga il servizio, bisogna inoltrare una lettera di disdetta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. I due metodi di spedizione sono, per legge, equivalenti.
Nella lettera di disdetta del contratto telefonico bisogna necessariamente indicare:
- il destinatario della lettera
- l’oggetto che deve indicare i termini del contratto
- il numero dell’utenza e il codice cliente
- i dati anagrafici dell’intestatario (nome, cognome, data e luogo di nascita) e della residenza (città, via, numero civico)
- la volontà di disdetta utenza telefonica indicando la scadenza naturale del contratto
- la richiesta inerente alla disattivazione del servizio con indicazione dei termini indicati dall’operatore telefonico nella propria carta dei servizi
- la specifica di non vedersi applicare penali o costi aggiuntivi per disdetta contratto telefonico laddove abbiate verificato che non siano previste
- la data, il luogo e la firma leggibile
- allegato con copia documento in corso di validità
Disdetta utenza telefonica: eventuali costi
È utile ricordare, che la disdetta contratto telefonico potrebbe comportare dei costi che derivano da ciò che è scritto nel contratto stipulato.
I costi potrebbero riguardare:
- i contributi di attivazione della linea telefonica o dell’offerta scelta
- contributi di disattivazione
- contributi relativi alla eventuale mancata riconsegna di prodotti a noleggio o forniti in comodato d’uso gratuito
- addebito delle rate mancanti in caso di acquisto di prodotti rateizzati in fattura.
Bollette indesiderate dopo disdetta operatore telefonico: cosa sapere
Può succedere di continuare a ricevere fatture relative ad una utenza per la quale è stata effettuata una regolare disdetta entro i termini.
Questo può accadere quando:
- gli uffici amministrativi non hanno gestito correttamente la disdetta utenza telefonica
- gli uffici del gestore telefonico deputati alle disdette non hanno comunicato al dipartimento commerciale del gestore stesso
- l’operatore prova a farvi pagare ugualmente le fatture per una linea telefonica per cui è stata puntualmente inviata una disdetta contratto telefonico.
È quindi importante partire dal presupposto che i pagamenti relativi a consumi effettuati dopo 30 giorni dal ricevimento della disdetta non sono dovuti. Nel caso dovesse accadere di ricevere richieste di pagamento dopo una disdetta utenza telefonica, vi invitiamo ad inoltrare un reclamo scritto, tramite Raccomandata A/R o PEC, nel quale siano indicati con chiarezza:
- i dati anagrafici dell’intestatario
- i dati dell’utenza telefonica in oggetto
- la data della spedizione della lettera di disdetta contratto telefonico
- copia della lettera di disdetta
- copia delle certificazioni di avvenuta ricezione della lettera di disdetta.
Disdetta del contratto telefonico per singolo operatore
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Detto ciò, nel caso tu abbia avuto problemi con la disdetta o recesso del contratto, non esitare a richiedere la nostra assistenza gratuita online. Un nostro collaboratore ti richiamerà per darti una mano a risolvere il tuo disservizio.