Prescrizione bollette telefoniche: è possibile? Puoi davvero non pagare quelle bollette arretrate e scadute da anni, per cui ti è arrivato anche un avviso di mora?
In questo articolo vedremo quando le bollette telefoniche cadono in prescrizione, quali sono i criteri e le tempistiche affinché questo possa avvenire e come si deve comportare in questi casi il consumatore interessato.
Prescrizione bollette del telefono: cosa significa
Non sempre quando abbiamo un debito verso una compagnia telefonica siamo tenuti a saldarlo: esiste infatti la possibilità, come per le altre forniture, che anche la bolletta telefonica cada in prescrizione.
Ciò significa che, dopo un certo quantitativo di tempo, quella fattura non avrà più valore, non ci saranno quindi più gli estremi che ti obbligano al pagamento.
Naturalmente, in quel caso, anche gli eventuali solleciti di società di recupero crediti o della stessa compagnia, non sono più da tenere in considerazione perché non hanno più valenza legale.
Tutto questo però vale solo se l’operatore telefonico non sollecita il pagamento formalmente mediante raccomandata A/R o PEC entro questi termini di tempo!
Prescrizione bollette cassazione: legge e termini
Mentre fino a un paio di anni fa il termine per la prescrizione delle bollette telefoniche era di 5 anni, con la Legge di Bilancio 2020 è stato abbassato a 2 anni, equiparandolo quindi al termine previsto per la prescrizione di forniture di gas, acqua ed energia elettrica già modificato nel 2018.
Per quanto riguarda le bollette relative a cellulari, telefoni fissi, Internet e Pay TV, quindi, dopo 2 anni dalla data di scadenza della fattura il consumatore non è più obbligato al pagamento, a meno che le compagnie telefoniche non lo abbiano sollecitato formalmente in quel lasso di tempo.
In questo caso, invece, la prescrizione è interrotta e si ricontano 2 anni a partire dalla data del sollecito.
Prescrizione bollette telefoniche: cosa accade agli operatori?
Le stessa Legge di Bilancio 2020 ha imposto a tutti i gestori telefonici anche una penale corrispondente al 10% dell’importo contestato al consumatore, qualora fossero stati aggiunti addebiti illegittimi in bolletta. In tal senso, se ti trovi tra le mani una fattura che riporta delle cifre sospette o di cui non conosci la natura, potresti rientrare in questa situazione.
Tale disposizione però non scatta automaticamente, ma deve essere sollecitata dal consumatore interessato.
Come contestare alla compagnia telefonica
Specifichiamo che, in caso si continuino a ricevere avvisi di mora e chiamate dalla compagnia che chiede (anche insistentemente) il saldo del debito, non basta semplicemente ignorare.
Infatti anche la prescrizione delle bollette del telefono non scatta in automatico, ma deve essere il consumatore ad adoperarsi per farla avviare qualora ce ne fossero i requisiti.
Quello che bisogna fare quindi è molto semplice: dovrai verificare la data di scadenza della bolletta scaduta e accertarti che siano passati almeno 2 anni.
Se non hai più la tua, puoi richiedere una copia al gestore telefonico che è sempre tenuto a fornirtela.
A quel punto, ti basterà procedere con una contestazione formale alla compagnia (o eventualmente alla società di recupero crediti che ti ha contattato) in cui palesi che effettivamente i termini previsti dall’Articolo 2948 del Codice Civile sono scaduti, indicando la data di scadenza e il numero della fattura interessata.
Ricorda che, così come per quanto riguarda l’invio di un reclamo, gli unici mezzi di comunicazione efficaci sono quelli tracciabili: raccomandata A/R o ancora meglio PEC, che ha valenza legale.
Altri mezzi come chiamate o semplici e-mail in questo caso non saranno nemmeno presi in considerazione.
Prescrizione bollette telefoniche: conclusioni
Ricapitolando, in questo articolo abbiamo detto tre cose importanti sulla prescrizione delle bollette del telefono:
- Le bollette telefoniche vanno in prescrizione dopo 2 anni dalla data di scadenza segnata in fattura
- Tale prescrizione può essere interrotta se nel lasso di tempo previsto la compagnia telefonica si adopera sollecitando formalmente il pagamento
- La prescrizione non è automatica ma è il consumatore a doverla fare scattare mediante una contestazione formale
Mancare il pagamento di una bolletta è un qualcosa che capita a tutti, almeno una volta nella vita: se ti trovi in questa situazione, adesso sai come comportarti e quando scatta il tuo diritto a non saldare il debito residuo.
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